Come si esegue il test S-Drive – Epigenetica, Ambiente, Nutrizione e Nutraceutica

S-Drive è la NUOVA frontiera della scienza epigenetica, che consente di orientare il patrimonio genetico alla miglior espressione possibile di raggiungere il benessere ottimale.

Il dispositivo, basato sulle leggi della bio fisica, scansiona migliaia di informazioni contenute nel bulbo capillare in modo semplice e veloce grazie a un programma operativo molto intuitivo che richiede la connessione a laptop attraverso chiavetta USB per la registrazione e il trasferimento dei dati.

La bobina di S-Drive, basata su una tecnologia che attinge a Nikola Tesla e Albert Einstein, legge le emissioni d’onda sinusiodali dei capelli completi di radice, che corrispondono a ogni elemento entrato in contatto con il nostro organismo.

Le informazioni così raccolte vengono digitalizzate prima di essere inviate al cervellone centrale, ubicato ad Amburgo, in Germania, che le restituisce sotto forma di report epigenetico in 15 minuti.

S-Drive - Esame del capello

La registrazione e la valutazione delle onde sinusoidali è una tecnica rivoluzionaria, che si basa su una legge fisica conclamata: ogni corpo avente una massa ha energia e vibra a una certa frequenza.

Rilevare i parametri frequenziali e non solo bio chimici consente di fornire alle persone una via nuova, completa, dal potenziale illimitato per attuare cambiamenti positivi al fine non solo di raggiungere il benessere ma di comprendere quali sono i fattori di rischio in atto nel loro organismo.
Queste informazioni ambientali raccolgono le emissioni d’onda di un corpo con 7 trilioni di atomi, miliardi di cellule e migliaia di interazioni cellulari, che avvengono ogni secondo.
Queste particelle e questi processi vengono influenzati ogni secondo dall’ambiente, ovvero da ciò che mangiamo, dai nostri comportamenti, dalle nostre forme pensiero, con conseguenze importanti sul nostro benessere psico fisico.
Un’analogia calzante di tale effetto è quella del sasso lanciato nello stagno, che provoca increspature concentriche sull’acqua. Queste onde portano molte più informazioni sul potenziale influsso ambientale rispetto a ciò che coglieremmo guardando solo il sasso.
E si muovono, interagiscono e si adattano in ogni istante a tutte la altre onde presenti nello stagno prima di svanire. Il nostro organismo fa lo stesso.
La tecnologia di indicizzazione di Cell Wellbeing ci permette di comprendere come interagisce ogni influsso nel quadro ambientale generale, leggendo il corpo come sistema al di là del limite che rappresenta osservare ciascuna onda, o il sasso, da soli.
Sono queste informazioni a fornire agli utenti una visione nuova e completamente diversa del loro organismo in relazione all’ambiente che, non dimentichiamolo, impatta sulla nostra salute al 98%.

La registrazione e la valutazione delle onde sinusoidali è una tecnica rivoluzionaria, che si basa su una legge fisica conclamata: ogni corpo avente una massa ha energia e vibra a una certa frequenza.

Rilevare i parametri frequenziali e non solo bio chimici consente di fornire alle persone una via nuova, completa, dal potenziale illimitato per attuare cambiamenti positivi al fine non solo di raggiungere il benessere ma di comprendere quali sono i fattori di rischio in atto nel loro organismo.
Queste informazioni ambientali raccolgono le emissioni d’onda di un corpo con 7 trilioni di atomi, miliardi di cellule e migliaia di interazioni cellulari, che avvengono ogni secondo.
Queste particelle e questi processi vengono influenzati ogni secondo dall’ambiente, ovvero da ciò che mangiamo, dai nostri comportamenti, dalle nostre forme pensiero, con conseguenze importanti sul nostro benessere psico fisico.
Un’analogia calzante di tale effetto è quella del sasso lanciato nello stagno, che provoca increspature concentriche sull’acqua. Queste onde portano molte più informazioni sul potenziale influsso ambientale rispetto a ciò che coglieremmo guardando solo il sasso.
E si muovono, interagiscono e si adattano in ogni istante a tutte la altre onde presenti nello stagno prima di svanire. Il nostro organismo fa lo stesso.
La tecnologia di indicizzazione di Cell Wellbeing ci permette di comprendere come interagisce ogni influsso nel quadro ambientale generale, leggendo il corpo come sistema al di là del limite che rappresenta osservare ciascuna onda, o il sasso, da soli.
Sono queste informazioni a fornire agli utenti una visione nuova e completamente diversa del loro organismo in relazione all’ambiente che, non dimentichiamolo, impatta sulla nostra salute al 98%.

Testare il bulbo capillare immediatamente dopo il prelievo, permette di rilevare il maggior numero possibile di informazioni relative al nostro organismo, che ocme sappiamo è profondamente condizionato dall’ambiente.

Trascorsi 5 giorni, l’ampiezza del segnale diventa troppo debole per avere un valore significativo, un po’ come il calo d’intensità delle onde sonore di un diapason.
Tali informazioni ci avvisano di influssi ambientali che passerebbero inosservati e che non solo rischiano di indebolire la capacità dell’organismo di raggiungere il suo pieno potenziale, ma che in futuro potrebbero trasformarsi in patologia.
Una volta eseguito il processo di rilevazione delle informazioni attraverso i capelli, essi dovrebbero essere eliminati, in quando non più utili nel generare report.
Indicizzazione ambientale e le informazioni dell’onda sinusoidale proveniente dai capelli vengono decodificate, digitalizzate e ritrasmesse nel centro di indicizzazione, che si trova in Germania. Qui, il patrimonio di informazioni tratto dai bulbi si trasforma in report sulle influenze ambientali CellWellbeing.
Le centinaia di informazioni d’onda del singolo individuo vengono messe a confronto con parametri benchmark, detti punti di coerenza, gestiti da un potente algoritmo informatico che assegna un punteggio a ogni parametro e classifica i dati ottenuti dall’onda.
In ogni report, alcuni influssi ambientali spiccano rispetto ad altri. Potremmo pensare a questi influssi come a una disarmonia nelle note musicali, che vengono isolate da una sinfonia orchestrale o da un singolo strumento.
Maggiore è la chiarezza e la frequenza con cui si osservano alcune note e maggiori sono le probabilità che svolgano un ruolo importante per il soggetto testato.
Tuttavia, tali note NON SONO ANCORA sintomi ma gli effetti di cellule indebolite che nel corpo non risultano manifesti e probabilmente non ancora stati incubati. Il programma di indicizzazione ordina le intensità dei singoli valori, prima di usare i dati per generare i grafici contenuti nelle dichiarazioni ambientali.

Ogni report è una registrazione completa di tutti i fattori che potrebbero incidere su un soggetto spesso prima che quest’ultimo se ne renda conto o sviluppi una sintomatologia.

Ecco, nel dettaglio, i valori inclusi nel report:

  • le 16 vitamine principali
  • i 16 minerali principali
  • 3 gruppi di acidi grassi essenziali
  • 13 gruppi di antiossidanti
  • 23 tipi di amminoacidi
  • tossine – sostanze chimiche, radiazioni, metalli tossici
  • microbiologia – batteri, funghi, muffe/spore, parassiti, virus
  • 14 principali categorie di EMF&ELF
  • cibi e additivi alimentari – quali cibi e additivi evitare

Le 9 categorie valutate sono ordinate in base al loro stato generale all’interno del gruppo.
I punteggi aggregati presentano un quadro generale delle categorie che possono incidere maggiormente, contrassegnate come “priorità”, a cui seguono le categorie secondarie contrassegnate come “consigliate”.
Questo fornisce maggiore profondità alle informazioni, aiutando la persona ad agire nel modo più efficace e utile possibile.
*All’interno di ogni categoria evidenziata, numeriamo le voci in base al loro grado di priorità, sempre al fine di comprendere dove iniziare con i protocolli nutrizionali.
La pagina riassuntiva mostra tutte queste informazioni in una tabella di semplice consultazione, elencata in ordine di priorità con le azioni suggerite.

Fondamentale, è rispettare la tempistica di 90 giorni, seguendo il programma con gli alimenti da evitare e quelli da preferire prima di eseguire una nuova scansione dei capelli.

Benché le informazioni d’onda siano estremamente dinamiche, l’impatto fisico delle modifiche apportate all’alimentazione e alla nutrizione richiedono più tempo per essere elaborate.

L’organismo deve produrre proteine, che a loro volta devono produrre cellule, le quali devono riparare i tessuti e i sistemi affinché ci sia un effetto osservabile sull’intero corpo.

Il tempo ottimale perché avvengano questi processi metabolici è di 90 giorni, ed è il motivo per cui abbiamo suggerito questo protocollo.

Grazie al report epigenetico, avremo ragionevoli certezze sul nostro programma nutrizionale ottimale.

Con quale vantaggio? L’alimentazione pesa per il 70% sullo stato di salute, benessere e giovinezza del nostro organismo e seguire un protocollo ottimale permette ai nostri geni di esprimersi in maniera efficace, correggendo squilibri e debolezze prima che sfocino in patologie fisiche.

Per i professionisti della salute, il report epigenetico fornito da S Drive costituisce un modo veloce ed efficace per ottenere una visura generale di tutti i problemi potenziali e dei fattori di rischio.

Anche se non si tratta di una diagnosi fisica, le informazioni indicano le aree che con maggiore probabilità richiedono attenzione, o, ancor meglio, suggeriscono con precisione dove è necessario effettuare altri test e screening esplorativi.

Quando le terapie convenzionali non funzionano o altre patologie sembrano non rientrare nella sintomatologia o nell’anamnesi del soggetto, è utile avere delle informazioni di più ampio respiro.

Il corpo potrebbe nascondere tossine o gli fattori microbiologici in squilibrio, dando esiti falsi negativi agli esami del sangue o semplicemente non rispondendo alle cure.

Sono tutte occasioni utili per appurare la presenza di segni di debolezza o squilibrio che altri sistemi non sono in grado di rilevare.