Domande e Risposte

È necessario curare i denti da latte?

È necessario curare i denti da latte?

Molti credono che curare i denti da latte dei bambini sia una perdita di tempo “perché prima o poi cadono“ e “perché i denti da latte non hanno le radici”. Si tratta di false credenze popolari, infatti, i denti da latte sono indispensabili ed è di fondamentale importanza mantenerli sani fino a quando verranno sostituiti naturalmente da quelli permanenti per i motivi sotto elencati.

  • per la masticazione: nell’infanzia il sistema digerente non è sviluppato come nell’età adulta e la corretta masticazione è fondamentale come primo passaggio per la digestione dei cibi.
  • per parlare: i denti da latte, proprio come quelli definitivi, servono alla pronuncia di molte consonanti, la loro assenza precoce o il loro grave danneggiamento possono provocare un’alterazione nella pronuncia delle parole.
  • per il corretto sviluppo dei denti permanenti: i denti da latte forniscono una guida per l’eruzione di quelli permanenti, mantenendo la “strada aperta“ e agendo da “segnaposto“ nell’arcata dentaria. Infatti, se un dente da latte cade o viene tolto troppo presto può causare due problemi: il primo è che i denti vicini tendono a spostarsi all’interno dello spazio rimasto vuoto e impediscono al dente permanente che deve uscire di trovare posto. Il secondo è che il “buco“ nell’osso, cavità rimasta dopo la perdita del dente da latte, si richiude formando un tetto sul dente permanente che ostacola la naturale fuoriuscita del dente definitivo.
  • per evitare l’insorgere della carie: la carie dei denti da latte avanza in maniera molto più rapida rispetto ai denti permanenti, i denti decidui (da latte), infatti, sono denti con una composizione minerale molto meno dura di quelli permanenti. Una carie profonda di un dente da latte può creare seri danni anche al corrispondente dente permanente.
Che cos’è la placca batterica?

Che cos’è la placca batterica?

La placca è il deposito incolore e appiccicoso di batteri che si forma costantemente sulla superficie dei denti. La saliva, il cibo e i liquidi contribuiscono alla formazione di detti depositi che si formano sui denti e sul loro punto di unione con la gengiva.
La placca è dannosa non solo perché può trattenere le macchie sui denti, ma anche perché è il fattore primario delle malattie alle gengive. La lotta contro la placca fa parte della buona igiene quotidiana, un impegno che si assume per tutta la vita.
La placca inizia a formarsi sui denti 4-12 ore dopo che li si è lavati con lo spazzolino. Ecco perché è importante lavarli almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale quotidianamente.

È possibile prevenire l’insorgenza della carie?

È possibile prevenire l’insorgenza della carie?

La carie è una malattia senza segni premonitori. Solamente quando il danno è già considerevole il dente distrutto segnala il proprio stato di malattia tramite dolori o una sensibilità accentuata. Un dente cariato può stare mesi o addirittura anni senza arrecare nessun dolore finché il processo di decomposizione giunge fino al nervo del dente.
Con un igiene orale regolare e approfondita possiamo impedire senz’altro uno sviluppo irreparabile.

Comunque anche la nostra saliva assolve due importanti compiti di protezione: diluisce gli acidi e sciacqua via i resti di cibo. Lo smalto ben bagnato dalla saliva resta sano.
Inoltre i fluoruri rafforzano la resistenza dello smalto, poiché ne riducono la solubilità agli acidi, possono restituire allo smalto i minerali persi e inibiscono anche la produzione degli acidi della placca batterica.

Perché curare la carie anche quando non fa male il dente?

Perché curare la carie anche quando non fa male il dente?

La carie dentale è un processo irreversibile (solo carie microscopiche hanno qualche possibilità di rimineralizzarsi). Una volta individuata la carie è preferibile curarla subito, anche se il dente non fa male; essa, infatti, progredisce danneggiando seriamente il dente, a volte in maniera irreparabile. Curare un dente cariato, ne migliora la funzionalità masticatoria ed estetica, ed è importante anche per evitare che la carie coinvolga i denti vicini. Restaurare un dente cariato durante lo stadio iniziale, comporta un procedimento più semplice ed economico rispetto ad una cura canalare o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente danneggiato il dente.

Quando e perché la carie fa male?

Quando e perché la carie fa male?

Lo smalto perde la sua componente di calcio causando, all’interno del dente, delle piccole cavità che si evidenziono esternamente con delle piccole macchie opache o di colore scuro. Questa iniziale erosione del dente, normalmente asintomatica, progredisce e si estende allo strato più interno del dente (dentina) e raggiungendo così la parte centrale della polpa dentaria, ricca di vasi e terminazioni nervose. Iniziano così i primi sintomi rappresentati dapprima dall’aumento della sensibilità al caldo e al freddo, alle sostanze dolci e alle pressioni esterne. Quando viene raggiunta la polpa, il dolore si fa insopportabile, anche in assenza di stimoli.

Che cos’è la carie?

Che cos’è la carie?

La famigerata carie è la forma più importante di distruzione dei denti. In modo quasi invisibile essa ha inizio nei solchi profondi delle superfici masticanti e nel punto di contatto di due denti vicini, anche quando i denti vengono puliti regolarmente.
Nella cavità orale, dove è caldo e umido, vivono batteri e microorganismi filiformi che si nutrono principalmente di zucchero e di altri resti di cibo. Se il dente non viene sufficientemente pulito si forma una patina appiccicosa, densa e feltrosa: la placca. Entro pochi minuti i batteri fermentano lo zucchero che hanno assunto trasformandolo in acidi.

Questi acidi penetrano nello smalto dentario e lo decalcificano. Dopo circa 200 cicli di fermentazione della placca lo smalto dentario sottostante appare bianco come il gesso; si parla, allora, di opacità cariosa dello smalto, il primo segno di carie dentaria.
Nel caso di smalto gessoso la superficie è tuttora integra. Quando la superficie decalcificata cede, si forma il «buco»: a questo punto il danno della carie è irreversibile.

Perché sono importanti le visite di prevenzione?

Perché sono importanti le visite di prevenzione?

I servizi preventivi sono i metodi impiegati dai clinici e/o dai pazienti per promuovere e salvaguardare la salute orale.

I servizi preventivi si suddividono in 3 gruppi:

  • la prevenzione primaria si riferisce alle misure adottate per prevenire l’insorgenza di patologia;
  • la prevenzione secondaria abbraccia i trattamenti dei primi sintomi di malattia per prevenire ulteriori progressi di condizioni potenzialmente irreversibili, le quali, se non arrestate, potrebbero portare ad eventuali trattamenti riabilitativi estesi od alla perdita dei denti;
  • la prevenzione terziaria usa procedimenti per sostituire i tessuti persi e per riabilitare il cavo orale del paziente in modo tale da restituire il più possibile la funzione vicino alla normalità. Essa si mette in pratica quando la prevenzione secondaria non è stata sufficiente.
Rimango senza denti durante il trattamento odontoiatrico?

Rimango senza denti durante il trattamento odontoiatrico?

Durante il trattamento odontoiatrico il paziente non rimarrà senza denti in quanto nella seduta antecedente verrà presa una impronta dentale con la quale si realizzerà il dente provvisorio che verrà posizionato in bocca nella stessa seduta in cui viene eseguito l’intervento.

Che utilità ha la prima visita odontoiatrica?

Che utilità ha la prima visita odontoiatrica?

La prima visita viene eseguita per la prima volta su un nuovo paziente ed è un momento fondamentale per poter formulare un piano di trattamento specifico. Ha lo scopo di aiutare il paziente a prendere visione dello stato di salute della sua bocca e fargli conoscere nel minimo dettaglio le conseguenze che eventuali problematiche a livello delle singole strutture del cavo orale possono portare nel lungo periodo.
Una prima visita molto accurata può aiutare a prevenire, combattere ed eliminare alcune patologie che se lasciate trascurate possono far aggravare la situazione.

Durante la prima visita il dentista andrà a controllare la situazione della bocca del paziente valutando eventuali presenze di carie, gengiviti, accumulo di tartaro e placca, mancato allineamento dentale, scorretta chiusura della bocca, dolori articolari, imperfezioni nel sorriso.
Il controllo di tutti questi fattori può essere completato con degli esami radiografici approfonditi rapidi e totalmente indolori che permettono al dentista di confermare o meno la presenza di lesioni.

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